Quando ho letto questo articolo sono rimasta colpita soprattutto da uno dei paragrafi: "mai più invulnerabili", perché descrive esattamente quello che ho provato dopo la diagnosi di cancro: la consapevolezza profonda della mia mortalità. Razionalmente lo sappiamo tutti che un giorno moriremo, ma la consapevolezza emotiva a me è giunta solo in quel momento.
L'articolo parla sostanzialmente del trauma che rimane ai lungosopravviventi e della necessità di supporto psicologico (e non solo) per chi soffre particolarmente degli effetti di questo trauma: preoccupazione continua per una recidiva, ricordi tormentosi del periodo delle terapie, ansia costante.
Si parla quindi di una nuova branca della medicina, l'oncologia riabilitativa.
Questo il link:
http://www.fondazioneveronesi.it/articoli/oncologia/i-segni-che-il-tumore-lascia-anche-sui-guariti/