INIZIATIVE INTERESSANTI

ACCONCIATORI A CONTATTO CON PAZIENTI ONCOLOGICI
A Padova un seminario per affrontare gli effetti della malattia

Sarà realizzato dall’Unione Provinciale Artigiani di Padova, in collaborazione con lo IOV, l’Istituto Oncologico Veneto, il primo seminario per acconciatori a contatto con pazienti oncologici.
L’iniziativa, che si avvale del patrocinio del Comune di Padova e del contributo di Camera di commercio ed Ebav, l’Ente Bilaterale per l’Artigianato Veneto, si terrà all’Hotel Crowne Plaza di Limena il 6 maggio prossimo.
Al seminario, tra i primi in Italia ad affrontare questo tema, parteciperanno 15 titolari di saloni di acconciatura associati all’Upa di Padova.
“Il 94% delle donne malate di cancro pone al proprio medico prima di tutto domande sulla caduta dei capelli in seguito alla cura chemioterapica– spiega Lino Fabbian, Presidente del Sistema di categorie Acconciatura ed estetica dell’Unione Provinciale Artigiani di Padova -. Il dato emerge da una ricerca contenuta nel libro Ritorno alla bellezza, scritto da Bruno Giusti, collega acconciatore che abbiamo voluto come relatore al seminario. Oggi affrontiamo le problematiche oncologiche con un approccio diverso rispetto al passato. Anche gli operatori della bellezza sono coinvolti nel tentativo di dare risposte adeguate a chi vive una situazione di sofferenza, che non è solo fisica ma anche psicologica. Per questo abbiamo deciso di organizzare un percorso di approfondimento che ci consentirà di affrontare con i clienti affetti da patologie oncologiche il momento della malattia e della cura ”.
Molti i relatori provenienti dall’Istituto Oncologico Veneto che interverranno al seminario, a partire dagli psiconcologi Eleonora Capovilla, Malihe Shams e Lucia Bazzo che illustreranno, insieme alla volontaria Giuliana Bonamico e all’acconciatore Simone Rampazzo, le implicazioni psicosociali della malattia e il progetto “Non smettere di piacerti”. Gli oncologi Vittorina Zagonel e Antonella Brunello spiegheranno poi gli effetti dell’alopecia nel malato. L’acconciatrice Giuliana Ronda, delegata di Confartigianato per la formazione, affronterà il tema della gestione della tricoprotesi.
Al termine dell’iniziativa verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Padova, 2 maggio 2013


Fonte: http://www.ioveneto.it/index.php?mact=News,cntnt01,detail,0&cntnt01articleid=2366&cntnt01origid=15&cntnt01lang=it_IT&cntnt01returnid=213&hl=it_IT

ma la tricoprotesi è la parrucca o è un'altra cosa?????

E' una tecnica di infoltimento non invasivo di cui fanno parte le parrucche e le protesi tricologiche.

Questa tipologia di infoltimento è rivolta a tutte le persone che presentano gravi diradamenti e alle quali, per ragioni di salute, è sconsigliato un intervento di tipo chirurgico.
In particolare si rivolge a persone che:
- presentano calvizie particolarmente ampie e con regioni parieto-occipitali molto rade, che non offrono zone di prelievo sufficienti per un intervento di autotrapianto;
- desiderano ottenere di nuovo un quantitativo di capelli identico a quello antecedente la perdita.
- manifestano alopecie temporanee, come pazienti in chemioterapia, o totali, o che hanno esigenze estetiche temporanee.

oh qui ho trovato la differenza ben spiegata tra parrucca e protesi tricologica

http://www.tricomedit.it/web/dermatrix_002-parrucche-e-protesi-tricologiche.cfm